Sostenibilità on the road

Events

March, 2018

Nel deserto marocchino, a bordo di una Panda 4x4 per sostenere progetti di biodiversità: ecco il Panda Raid 2018.

A inizio marzo 2018 il nostro AD Pierluigi Nobili ha partecipato alla decima edizione del Panda Raid, raduno amatoriale di resistenza sulla lunga distanza nato per celebrare a dovere la vettura 4x4 più iconica degli anni ‘80. La piccola di casa Fiat ha preso il via da Madrid insieme ad altri 350 equipaggi provenienti da tutta Europa, per approdare in Marocco, a Marrakech, affrontando infinite spianate desertiche, dune e guadi.

Oltre 3.000 km suddivisi in 7 tappe, da affrontare in totale autonomia: in questa competizione non è importante staccare il tempo migliore o raggiungere velocità elevate, ma arrivare al traguardo: ciascuna tappa ha solo due punti saldi, partenza e arrivo, ciò che accade tra essi è totale incertezza. Per vivere appieno il Raid, tutti gli equipaggi sono chiamati ad organizzare il proprio percorso: ad enfatizzare ancora di più lo spirito romantico della manifestazione ci pensano le regole, che vietano l’utilizzo di qualsiasi moderno ausilio: in un mondo sempre più tecnologicamente avanzato, i partecipanti possono infatti contare solo su bussola, road book e cartina geografica... proibiti cellulari, navigatori satellitari e qualsivoglia diavoleria elettronica.

Alla componente agonistica si affiancano ogni anno iniziative umanitarie sul territorio marocchino: per l’edizione di quest’anno una parte della quota di partecipazione è stata destinata a finanziare progetti dedicati all’equilibrio ecologico della zona dell’Argan, a Sud del Marocco. In particolare alcune iniziative di valorizzazione dell’apicultura per il fondamentale ruolo delle api nel contributo alla biodiversità e all’equilibrio ecologico. La foresta di Mesguina, vicino ad Agadir, ha un grandissimo potenziale per l’apicultura, con foreste di altezze miste (ricche di timo e altre piante) e argan costiero di euforbia. Nelle regioni di Ait Baha Oubaha e Azrarag ci sono circa 150 agricoltori e oltre 3.000 alveari, oggi in difficoltà per il persistere della siccità. Nel comune di Drarga oltre all’apicoltura - che sostiene 150 famiglie - il Panda Raid ha devoluto parte dei ricavati alle lavoratrici dell’olio di Argan.

Panda Raid Italia è ideato dal veneto Roberto Bianchin, che insieme a Eros De Conto organizzò il primo tour già dieci anni fa, nel 2008, per donare materiale scolastico e beni di prima necessità ai bambini del sud del Marocco. Per chi, leggendo queste righe, fosse pervaso da un impovviso spirito avventuriero (oltre che umanitario, sia chiaro) rendiamo noto che chiunque può partecipare alla prossima edizione: basta possedere una Panda 4x4 e dotarla di una minima preparazione, indispensabile per superare gli ostacoli del percorso: lievi modifiche al motore e agli ammortizzatori, aggiunta di una seconda pompa di benzina, radiatore maggiorato, aggiunta dello snorkel e, nel caso delle Panda più recenti, eliminazione dell’iniezione sostituita dai carburatori. Una nota corsaiola, per dovere di cronaca: dopo oltre 3.000 km di gara, la nostra Panda si è classificata al 130° posto... ma dopotutto l’importante è partecipare, no?